Tornano le nostre interviste, stavolta il nostro ospite è Sergio Randazzo , presidente della squadra di basket BTM Carmagnola che guida la dirigenza della società dal 2021, ex giocatore di serie A e allenatore, accompagnato sempre da Gili, che ha mantenuto anche l’incarico di allenatore della prima squadra e del settore giovanile oltre che, negli ultimi anni, di una nuova squadra femminile.
Ciao Sergio, ben trovato , grazie della disponibilità e iniziamo.... chi è Sergio Randazzo?
1) Grazie a te Diego! Sergio Randazzo è un grande appassionato di sport in generale, che è riuscito a conciliare la passione e le competenze sulla pallacanestro con la mia vita privata. In primis sono genitore e le mie passioni vengono comunque dopo le necessità e i bisogni dei miei figli e della mia attuale compagna.
Dove nasce la tua passione per il basket?
2) La mia passione per il basket è casuale, poi con gli anni si è sviluppata anche grazie all'attività di giovane atleta prima e giocatore dopo. Ma le mie più grandi passioni sportive in realtà sono il ciclismo e il calcio.
A quanti anni inizi a giocare e dove?
3) Inizio a giocare con un corso minibasket organizzato dal Comune di Carmagnola seguendo le orme di mio fratello due anni più grande di me, In terza elementare esordivo con il Basket Carmagnola, fino alla seconda media, quando passavo per due anni all'Auxilium Torino. Rientravo una stagione a Carmagnola nel Basket 85 gestito ai tempi dalla famiglia Longo, e poi tornavo all'Auxilium Torino dove ho concluso il settore giovanile. Esordisco in Promozione a Carmagnola a 14 anni e in serie A a Torino a 17 anni.
A fine anni novanta ci fu quel meraviglioso sogno e realtà chiamata Extratour Carmagnola, ci puoi dire qualcosa su quegli anni e su quella squadra? Cosa ha significato quella società per il movimento basket a Carmagnola?
4) Un momento eccezionale per la pallacanestro carmagnolese, in cui tutti i pianeti si allineano. La figura di Lazzaro Scassa è stata fondamentale come "Proprietario", brillante, competente e capace. Gaspare Borlengo allenatore carmagnolese eccellente e poi giocatori di grandissimo livello, da Paglieri a Robotti e Ferraris, Gili, Cibrario e il sottoscritto, che abbiamo avuto la continuità negli anni e che molto ben ci compensavamo in campo. I due anni in serie B2 sono stati di livello altissimo e di grande divertimento per gli appassionati carmagnolesi.
Leggevo l'altro giorno sui giornali locali che sono passati 16 anni da quando il presidente Aimetti fondò l'ABC Carmagnola...mamma mia come è passato il tempo. Giocasti anche tu in quella squadra che anni furono? L'apice di quella squadra lo possiamo mettere alla promozione contro il Settimo dove vincemmo la finale nel 2009 e salimmo di serie nell'allora C?
5) Anche in questo caso, la figura importante è il Presidente Luca Aimetti. Dal niente ha ricreato la pallacanestro a Carmagnola insieme a Piero Gili e portato avanti per 19 una struttura sempre più grande. Gli anni in C2 sono stati importanti, ma il maggior pregio nel lavoro di Aimetti è stata la creazione di un settore giovanile importante, che da stabilità e durata alla società. Negli anni ci sono stati atleti tesserati di ABC Carmagnola convocati in Nazionale (Francesco Bertero) o che lo sono stati successivamente (Ilenia Cordola), penso che sia il maggior successo per la società possano essere questi, rispetto alla promozione in un singolo campionato.
Il basket piemontese, come ovunque nel resto d’Italia, patisce la situazione che l’emergenza Covid ha portato a galla in pochi mesi: qual è la situazione complessiva e quali sono le azioni attuate dalla Federazione per aiutare il movimento?
6) La Federazione è sempre stata molto presente e disponibile, devo dire che FIP Piemonte è una ottima struttura. Il periodo Covid è stato durissimo per i ragazzi e per le società. Ci siamo inventati gli allenamenti in casa in video collegamento, siamo impazziti per strutturare allenamenti senza contatto in palestra; penso che gli istruttori abbiano fatto un lavorone, permettendo ai ragazzi di alleviare in qualche modo quel periodo terribile.
Sostenibilità è la parola più inflazionata dell’anno, gli sponsor fanno sempre più fatica ad “avvicinare” le grandi e soprattutto le piccole realtà: qual è il tuo pensiero e quale strada bisognerà intraprendere nell’immediato futuro?
7) Rispetto a qualche anno fa il supporto degli sponsor è notevolmente diminuito per motivi oggettivi di economia generale. La strada è stata quella di distogliere finanze dalle prime squadre e mantenere sostanzialmente gli introiti del basket giovanile a disposizione del basket giovanile stesso. Il livello del basket giovanile si è innalzato molto, i livello medio senior è sceso nel mondo "Minors".
In un mondo calciocentrico, sarebbe bello ricercare sempre più “nuove leve" che si appassionino e pratichino basket fin dalla tenera età: quali sono le linee guide della Federazione in questo senso e come coinvolgere le scuole e i genitori?
8) La Federazione mette sul piatto parecchie iniziative e fondi per le attività nelle scuole, poi ci sta che una società investa nella propria presenza nelle scuole in ottica di sviluppo della base di atleti. Diciamo che in questo momento storico ci sono tantissime attività sportive a disposizione di ragazzi e ragazze, al contrario di quanto avvenisse 20/30 anni fa.
Ora rivesti un incarico di prestigio , presidente dell'attuale società BTM Carmagnola cosa si prova? Cosa ti ha spinto ad accettare questo impegno non indifferente
9) Si era creata la situazione e non ci ho pensato molto, ho preso la palla al balzo e via! Aimetti dopo un periodo lunghissimo si era fatto da parte, mi sembrava giusto prendermi la responsabilità di portare avanti il tutto, comunque insieme agli altri istruttori che in quel momento erano parte attiva della società (Gili, Mammola, Bergese e Cossolo). Si prova piacere nell'avere un ruolo importante e di responsabilità, talvolta anche un po' di pressione ma poi si impara a conviverci.
Quali saranno i progetti futuri per la BTM Carmagnola?
10) Il progetto è quello di permettere al più alto numero di ragazzi e ragazze di poter svolgere attività sportiva nel più alto livello possibile. Alto non nel senso di numero di vittorie, ma di maggior livello qualitativo possibile di istruttori, strutture e materiale a loro disposizione. Abbiamo un settore femminile in crescita, e una prima squadra maschile con la maggior parte degli atleti che hanno svolto settore giovanile a Carmagnola. La speranza per il futuro è che si riesca a creare atleti e atlete di alto livello che possano avere carriere importanti anche lontano da Carmagnola, diciamo che il nostro focus è più sul settore giovanile che sulla prima squadra. E speriamo a breve di avere una prima squadra femminile, a completamento del bel lavoro di Davide Cossolo con il settore giovanile femminile.
INTERVISTA REALIZZATA DA DIEGO BOTTIN!
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